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App. Roma, 4 maggio 2002; Sfit s.p.a c. Sitav s.p.a.
È annullabile la delibera del Consiglio
di Amministrazione di una società per azioni, con la quale venga
aumentato il capitale sociale in misura superiore a quanto deliberato
dallassemblea straordinaria della società, a nulla rilevando
che la stessa assemblea avesse delegato il Consiglio a successivi aumenti,
senza però modificare esplicitamente latto costitutivo,
determinando così una illegittima deliberazione implicita dellassemblea.
La delibera consiliare di aumento di capitale,
pur connessa con la delibera assembleare da cui promana, costituisce
atto autonomo, come tale impugnabile.
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Corte Cost., ordin. 5 luglio 2002, n. 321; Bombini c. Fall. Bombini
È manifestamente infondata la questione
di legittimità costituzionale dellart. 147, legge fall.,
nella parte in cui non prevede un limite temporale, decorrente dalla
data della sentenza dichiarativa del fallimento principale, per la dichiarazione
del fallimento del socio occulto illimitatamente responsabile di una
società di persone.
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Corte Giust. C.E., 25 giugno 2002, causa C-66/00; Consorzio Formaggio
Parmigiano Reggiano c. Bigi
Il regime derogatorio istituito dal regolamento
CEE 14 luglio 1992, n. 2081, relativo alla protezione delle indicazioni
geografiche e delle denominazioni dorigine dei prodotti agricoli
ed alimentari, non vale per i prodotti originari dello Stato membro
che ha ottenuto la registrazione della denominazione di origine protetta,
con conseguente illegittimità della immissione in commercio di
prodotti non conformi ai relativi disciplinari.
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Corte Giust. C.E. , 4 giugno 2002; Commissione delle Comunità
Europee c. Repubblica Francese
Sono contrarie al principio di libera
circolazione dei capitali sancito dallart. 56 del Trattato CE
le norme di uno Stato membro che, istituendo in una società per
azioni la golden share a suo favore, prescrivono la previa autorizzazione
dello stesso Stato per ogni superamento di determinati limiti massimi
di partecipazione azionaria o di diritti di voto, nonchè il diritto
di opposizione alle decisioni di cessione o attribuzione a titolo di
garanzia della maggioranza del capitale di consociate della società
stessa.
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Cass. pen., 21 maggio 2002, n. 6921; Fabbri ric.
Dal raffronto tra le norme contenute negli
artt. 2621, 2622, 2623 e 2624 cod. civ., prima e dopo la riforma entrata
in vigore col decreto 61/2002, emerge che le differenze non sono strutturali,
ma riguardano modalità parzialmente diverse di difesa dello stesso
interesse tutelato, riflettendo politiche criminali diverse, con la
conseguenza che cè continuità fra le due fattispecie.
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Cass. pen., 3 giugno 2002, n. 21535; Kunz ric.
Il reato di bancarotta fraudolenta può
essere imputato a chi eserciti di fatto le funzioni di amministratore,
pur non essendone formalmente investito, senza che occorra imputargli
tale reato a titolo di concorso con lamministratore di diritto.
Per il reato di bancarotta documentale impropria
non cè una continuità normativa dopo lentrata
in vigore del D.Lgs. 11 aprile 2002, n. 61.
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Trib. Macerata, ordin. 17 agosto 2002; Tommasoni c. Tommasoni, Iternova
s.r.l. ed altri
Non può essere iscritta nel registro
delle imprese la domanda giudiziaria di impugnazione della deliberazione
con cui lassemblea di una società di capitali abbia deciso
di azzerare e ricostituire il capitale sociale.
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Trib. 1° grado C.E., 6 giugno 2002; Airtours plc c. Commissione
delle Comunità europee
Va annullata la decisione della Commissione
Europea che ha vietato una operazione di concentrazione, ritenendo che
essa creerebbe una posizione dominante collettiva, senza dimostrare,
però, che la stessa operazione costituirebbe un ostacolo significativo
ad una effettiva concorrenza nel mercato di cui trattasi.