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il diritto commerciale doggi
«La farragine delle leggi e delle sentenze, sospinte nei sensi più contrari da nuovi ed acuti bisogni, ingombra lopera organizzatrice del giurista e va sostituendo lempirismo più scettico allo sforzo di una costruzione sistematica, fondata sullesperienza»: così circa centanni fa si giustificava la nascita della Rivista di diritto commerciale, industriale e marittimo, ponendo come programma quello di perseguire due scopi, ossia la rinnovazione e la sistemazione della materia.
Da allora di riviste ne sono sorte molte, molte autorevoli e ben curate; né può dirsi che i periodici attualmente pubblicati non si propongano più quegli scopi. Ma una nuova esigenza si impone agli studiosi ed agli operatori del diritto commerciale: consentire al dibattito giuridico di essere più vicino in tempo reale, se possibile ai problemi posti dalle innovazioni legislative, dagli orientamenti della giurisprudenza e dalla pratica degli affari.
Più che nuova, è unesigenza antica, che si pone ora solo in modo nuovo e che può trovare soddisfazione in forme diverse, offerte dallo sviluppo dei mezzi di comunicazione. Infatti, questi ultimi, pur non soppiantando i mezzi tradizionali e, in particolare, la stampa periodica, possono aiutare a colmare il divario temporale (invero, divenuto spesso eccessivo nelle riviste del settore) tra gli interventi nel dibattito giuridico e la loro diffusione editoriale nel mondo del diritto e perché no? anche al di fuori di esso.
Con questo obiettivo, mettiamo in rete il nostro contributo allo studio del diritto commerciale doggi, con commenti, leggi, sentenze e materiali sui problemi più attuali della materia, confidando di compensare con la rapidità del mezzo utilizzato alle inevitabili lacune nella rinnovazione e sistemazione del diritto.
Roma, giugno 2002
Giovanni Cabras e Paolo Ferro-Luzzi